La grande battaglia sul reddito del cittadinanza è iniziata.

Durante la campagna elettorale se ne era parlato molto.

Ma forse nel centrodestra avevano capito che più se ne minacciava l’abolizione e più il Movimento 5 Stelle si posizionava all’opposto per difenderlo, concedendo così a Giuseppe Conte un argomento efficace.

Il programma di Fratelli d’Italia, su questo punto, è chiaro: “Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico”.

Per gli altri?

La soluzione, per Meloni, è mandarli a lavorare.

Lo ha messo nero su bianco nel suo discorso in Aula a Montecitorio: “Ai pensionati in difficoltà o agli invalidi non sarà negato il doveroso aiuto dello stato. Per altri, per chi è in grado di lavorare, la soluzione non è il reddito di cittadinanza ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro”.

Secondo l’ultimo rapporto Anpal, su oltre due milioni di percettori, sono quasi un milione quelli considerati in grado di trovare un impiego.

Ma il problema della formazione resta.

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