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Accise benzina, gasolio, Gpl giù di 8,5 cent per 1 mese

Aiuti a famiglie e imprese, accoglienza profughi

Taglio delle accise sui carburanti di 8,5 cents per un mese: lo prevede, sulla base di una norma in vigore dal 2007, la bozza di decreto ministeriale Mef-Mite che introduce la riduzione “fino al trentesimo giorno” dalla data di pubblicazione del decreto, delle accise su “benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL)”, usati come carburante.

Per il taglio saranno utilizzati “308,17 milioni di euro” di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre 2021.

Le accise sulla benzina si attesteranno a 643,24 euro per mille litri, sul gasolio a 532,24 euro per mille litri; sul Gpl a “182,61 euro per mille chilogrammi”. 

Bollette imprese luce-gas maggio-giugno in 24 rate – Le imprese potranno rateizzare le bollette per i consumi di maggio e giugno, per un numero massimo di 24 rate mensili. E’ quanto prevede la bozza del decreto per contrastare “gli effetti economici e umanitari per contrastare la crisi ucraina”, ancora in via di definizione. Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas, Sace potrà rilasciare le proprie garanzie in favore di banche e istituzioni finanziarie entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro.

Aiuti a famiglie e imprese, accoglienza profughi – Aiuti a famiglie e imprese e accoglienza dei profughi: è di oltre trenta articoli la bozza del decreto per contrastare “gli effetti economici e umanitari per contrastare la crisi ucraina”, ancora in via di definizione e che sarà questa sera sul tavolo del Consiglio dei ministri. Tra le misure interventi sulle bollette – dalle rate al bonus sociale – di rafforzamento del golden power, per l’autotrasporto e per il turismo e misure per calmierare il caro-materiali negli appalti pubblici. Sostegni a Regioni, enti, associazioni e Terzo settore per l’accoglienza complessiva di 175mila profughi ucraini. E’ quanto prevede la bozza del decreto che sarà discusso oggi in Cdm.

Nello specifico, 60mila unità sono per l’assistenza di profughi che abbiano trovato autonoma sistemazione.

Altri contributi riguardano 100mila rifugiati accolti attraverso le Regioni e 15mila sono relativi a “ulteriori forme di accoglienza diffusa” che saranno attuate “mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni e gli enti religiosi civilmente riconosciuti”.

Piano sostegni per i profughi – Sostegni a Regioni, enti, associazioni e Terzo settore per l’accoglienza complessiva dei profughi ucraini. E’ quanto prevede la bozza del decreto che sarà discusso oggi in Cdm. Nello specifico, 60mila unità sono per l’assistenza di profughi che abbiano trovato autonoma sistemazione. Altri contributi riguardano 100mila rifugiati accolti attraverso le Regioni e 15mila sono relativi a “ulteriori forme di accoglienza diffusa” che saranno attuate “mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni e gli enti religiosi civilmente riconosciuti”. “Le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’interno, relative all’attivazione, alla locazione e alla gestione dei centri di accoglienza, sono incrementate di 7.533.750 euro per l’anno 2022”.

Diversificare uso software Pa evitando quelli russi – “Diversificare l’utilizzo” dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche affinché “le aziende produttrici di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate alla Federazione Russa non siano in grado di fornire servizi e aggiornamenti ai propri prodotti appartenenti alle categorie individuate, in conseguenza della crisi in Ucraina”.

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