BRASILE, LULA E’ PRESIDENTE PER LA TERZA VOLTA, ma il Paese si spacca.

Bolsonaro battuto con il 50,8% dei voti

L’ex sindacalista, fondatore del partito dei lavoratori, torna presidente dopo 12 anni e dopo aver sconfitto un tumore e dopo avere attraversato lo scandalo Lava Jato da cui è uscito prosciolto. Bolsonaro è sconfitto, ma il risultato elettorale è tutt’altro che rassicurante per il neo leader

Il Brasile esce spaccato dalle urne al termine del testa a testa tra il leader della sinistra Luiz Inacio Lula da Silva, alla fine vittorioso, e il presidente uscente Jair Bolsonaro in una delle campagne elettorali più polarizzate dall’epoca della dittatura. Una sfida all’ultimo voto funestata dal caos nel trasporto pubblico, con molti elettori che in varie città del Paese non hanno avuto accesso gratuito ai mezzi, a differenza di quanto previsto dalla legge.

Alla fine a spuntarla è stata Lula che torna alla presidenza per la terza volta dopo le vittorie del 2002 e del 2006.

Il successo, tuttavia, arriva alla fine di una campagna elettorale fatta di insulti e al termine di una giornata elettorale tutt’altro che tranquilla, tra accuse e persino richieste pubbliche di arresto per il capo della polizia stradale, reo di avere condotto blitz in tutto il Paese a caccia di elettori senza biglietto.

Anche il risultato non può far sorridere il nuovo presidente che, archivia sì l’epoca Bolsonaro, ma deve accontentarsi del 50,8% dei voti e di un Paese spaccato in due, anche geograficamente, nelle preferenze politiche.

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