TIROCINANTE VIOLENTATA DA INFERMIERE ALL’UMBERTO I DI ROMA

L’ingresso del pronto soccorso del policlinico Umberto I dove la notte scorsa alcuni manifestanti No Vax hanno danneggiato alcune porte e stanze, Roma 10 ottobre 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

Il Policlinico denuncia aggressore “Fatto gravissimo, operatore sospeso, vicinanza alla vittima’

Una tirocinante di 20 anni sarebbe stata vittima di violenza sessuale da parte di un infermiere al Policlinico Umberto I di Roma.

La ragazza ha chiesto aiuto al pronto soccorso dell’ospedale; l’uomo, di 55 anni, è stato interrogato.

“Non appena informato del gravissimo episodio ho chiesto all’azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I di adottare provvedimenti immediati e proporzionali alla gravità dell’accaduto. Andrà coinvolto anche l’ordine professionale per assumere tutte le opportune iniziative. Si è tradito il codice deontologico ed è inaccettabile. Alla vittima deve essere dato tutto il sostegno di natura psicologica e di tutela legale.

L’azienda deve costituirsi parte civile”, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.

Il direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma. Fabrizio d’Alba, ha depositato denuncia querela . Il responsabile della violenza è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria mentre l’Azienda ha provveduto ad avviare il procedimento di sospensione immediata dal servizio.

“Quanto accaduto è gravissimo ed intollerabile perché oltre ad aver colpito in modo ignobile una giovane donna in servizio perché tirocinante della sua futura professione, colpisce e diffama un’intera categoria di operatori. Lavoratori della sanità che quotidianamente all’interno dei reparti del nostro ospedale si impegnano per la cura delle persone e non per atti di violenza contro le donne”, afferma D’Alba.

“L’immediata denuncia è solo il primo passo a tutela del nostro ospedale e soprattutto per la difesa e il sostegno della ragazza violentata che non sarà da sola ad affrontare un percorso giudiziario e personale molto difficile. A lei voglio esprimere la mia vicinanza, la mia solidarietà e l’affetto, condividendo questi momenti di dolore e sofferenza”, conclude il direttore della struttura ospedaliera.

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