Terremoto nelle Marche, scossa di magnitudo 5.7 al largo di Pesaro

Pronto soccorso di Ancona: traumi e crisi di panico

Segnalate diverse scosse minori dopo le 7, distintamente percepite in varie zone della Regione, da Ancona a Urbino. Il sisma avvertito persino in Veneto. L’Ingv: “Nessuna allerta tsunami”

Un terremoto di magnitudo 5.7 è stato registrato nelle Marche, al largo della costa di Pesaro.

La scossa è stata seguita da altre due di magnitudo inferiore (3.1 e 3.4). Le segnalazioni dell’Ingv sono arrivate poco dopo le 07:00 e le scosse sono state distintamente percepite in varie zone della Regione. Da Ancona a Fano e Urbino: sono molte le città in cui le case hanno tremato durante il sisma, durato diversi secondi. Al Pronto soccorso di Ancona traumi e crisi di panico.

La scossa di terremoto è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, nelle altre Regioni del Centro Italia, in Veneto e in Trentino-Alto Adige.

Terremoto nelle Marche, caduti calcinacci alla stazione di Ancona

Sciame sismico al largo delle Marche dopo la prima scossa di 5.7 – Sono state una ventina le scosse di terremoto rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese. La più forte è stata di magnitudo 5.7 alle 7:07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 07:12. Poi tra le 07:15 e le 07:35, l’Ingv segnala altre nove scosse da 3.6 a 2.4. In tutto una ventina, dopo le 7:07, le scosse che si sono susseguite di magnitudo superiore a 2. Nuova scossa alle 8;15 di 3.1, alla quale ne sono seguite altre cinque di magnitudo superiore a 2 in una ventina di minuti. L’epicentro è stato localizzato in mare, a 27 chilometri di distanza dalla costa, a una profondità di 8 chilometri.

Ancona, in Pronto soccorso traumi e crisi di panico – Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona una decina di accessi per persone rimaste ferite nei momenti di agitazione e paura dopo le scosse. Non si tratta di feriti legati ai crolli, ma di traumi minori su persone che stavano scappando o di crisi di panico per lo spavento.

Ingv: nessuna allerta tsunami – Alessandro Amato dell’Ingv, che coordina il Centro allerta tsunami, ha escluso qualsiasi rischio. “Appena 6 minuti dopo il sisma – ha chiarito – il nostro centro ha diramato un messaggio di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c’è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste. Allo stato attuale non c’è nessun rischio. Ci sarebbe stato con una magnitudo più grande, di 6.5. Il messaggio che abbiamo diramato si attiva per terremoti di 5.5 in mare o lungo la costa nel Mediterraneo. Se ci fosse stato uno tsunami si sarebbe sviluppato pochi minuti dopo”.

Gente in strada e crepe negli edifici – Gente in strada e tante segnalazioni ai vigili del fuoco di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni sono arrivate dopo le forti scosse di terremoto che si sono susseguite a partire dalle 07:07. In particolare i pompieri di Ancona segnalano che la clinica privata Villa Igea ha evacuato parzialmente la struttura.

Il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale nei pressi di Ancona, sulla Linea adriatica, per sospetti danni ai binari e per svolgere verifiche. Al Vvf arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci. Il sindaco di Senigallia in provincia di Ancona, Massimo Olivetti, ha disposto la chiusura delle scuole e di ogni ordine e grado per verificare lo stato di agibilità degli edifici.

Gli ospedali restano aperti, riunita l’unità di crisi – L’unità di crisi dell’azienda ospedaliero-universitaria delle Marche ad Ancona è riunita per monitorare la situazione e prendere eventuali misure, ma per ora non si rilevano danni alle strutture dell’ospedale regionale, dove si segnala solo qualche pezzo di vernice e intonaco caduti durante le scosse. Nessuna evacuazione si è resa necessaria. La direzione ospedaliera, riferisce il direttore generale dell’Aou Marche Michele Caporossi, ha invece vietato l’accesso agli ambulatori di Villa Maria, dove non ci sono degenze, ma solo locali per le visite.

Stessa decisione presa a Fano, Pesaro, e Ancona: chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, ha comunicato che “in via precauzionale vengono sospese le lezioni di tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori. Anche l’Università resta chiusa.

A Pesaro docenti e studenti dell’istituto tecnico professionale Benelli sono tutti fuori dalla scuola, come anche all’istituto Bramante Genga.

Il sindaco di Pesaro: “Grande spavento, temiamo le conseguenze” – “Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutte le verifiche possibili su tutti gli edifici pubblici. C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze”.

Fano, un abitante: “I lampioni oscillavano” – I “lampioni dell’illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”. Lo ha detto un abitante di Fano (Pesaro Urbino) poco dopo le scosse.

Frammenti di intonaco caduti a Palazzo Marche – A Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici, mentre il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa in smart working.

La scossa avvertita anche a Rimini, apprensione e treni sospesi – Anche a Rimini la scossa è stata avvertita nettamente: è durata una decina di secondi, durante cui gli edifici si sono mossi mentre i lampadari oscillavano. Apprensione tra gli abitanti, ma non ci sono state scene di panico né fughe in strada. Dopo la scossa, la città ha ripreso a muoversi tranquillamente. Non c’è traccia di danni. “Si è attivato il sistema di Protezione civile per studiare e monitorare la scossa – scrive il presidente della Provincia Riziero Santi -. Nel frattempo è opportuno mantenere uno stato di attenzione segnalando eventuali danni”.

La circolazione ferroviaria è stata sospesa in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada per consentire ai tecnici i controlli sulla linea ferroviaria.

Umbria, l’assessore conferma: nessun danno – “Nessun danno è stato segnalato in Umbria”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile Enrico Melasecche confermando gli esiti dei primi controlli svolti con i vigili del fuoco.

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