Sospesi i pm baresi Pesce e Ruggiero: «Minacce ai testimoni»


Il Pg chiedeva la radiazione, il Csm li trasferisce al civile

L’ultima parola spetta alle Sezioni unite della Cassazione a cui entrambi faranno ricorso. Ma nella serata di giovedì la Disciplinare del Csm ha stabilito la sospensione (rispettivamente per due anni e per nove mesi) dei pm baresi Michele Ruggiero e Alessandro Pesce, che verranno poi trasferiti a Torino e Milano come giudici civili.

È l’esito del procedimento che segue alla condanna definitiva dei due magistrati a sei e quattro mesi di reclusione, per tentata violenza privata: pressioni indebite fatte nell’ottobre 2015 su due testimoni, per costringerli ad ammettere di essere al corrente del pagamento di tangenti all’ex comandante della polizia municipale di Trani, Antonio Modugno.

La Procura generale della Cassazione aveva chiesto la destituzione di entrambi.

Ma la Disciplinare, presieduta dal vicepresidente del Csm Fabio Pinelli (laico della Lega), ha optato per una sospensione che per Ruggiero è della durata massima prevista dalla legge ed è – per gravità – il gradino immediatamente più basso rispetto alla radiazione. La sanzione non è ancora esecutiva, appunto, perché la sentenza è impugnabile per Cassazione.

Nel 2015 Ruggiero e Pesce erano titolari dell’indagine chiamata «Sistema Trani», recentemente approdata alla sentenza di primo grado che ha riconosciuto le responsabilità di gran parte degli imputati ma ha sancito l’assoluzione dell’ex sindaco, Luigi Riserbato, che nel 2018 passò 45 giorni ai domiciliari e fu indotto a dimettersi.

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