• 17 May 2024

LA MAMMA DI KATA NON INTENDE DENUNCIARE SCOMPARSA DELLA FIGLIA. SEMPRE PIU’ PROBABILE LA PISTA DEL RAPIMENTO PER RITORSIONE!
La scomparsa della piccola Kata. Si indaga per sequestro di persona.
Da sabato pomeriggio perse le tracce della bimba di 5 anni.
Era in un ex hotel occupato di via Maragliano, nella zona nord di Firenze. Capelli e gli occhi scuri, alta 115 cm.
Indossava una maglietta bianca a maniche corte, pantalone viola e scarpe nere

Sono proseguite senza sosta le ricerche a Firenze di Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bimba di 5 anni di origine peruviana scomparsa da sabato sera da un ex hotel occupato di via Maragliano, nella zona nord della città.

Nel corso della notte oltre alle forze dell’ordine si sono aggiunti i volontari coordinati dalla protezione civile.

Proprio per non lasciare nessuna pista intentata, le ricerche sono state estese anche lungo il fiume Mugnone che scorre nelle vicinanze ex hotel occupato. I carabinieri hanno impiegato anche i cani molecolari e quelli in grado di fiutare le tracce ematiche.

Nei pressi dell’ex hotel molti peruviani fino a tarda notte hanno manifestato solidarietà alla madre di Kata.

“Stiamo indagando a 360 gradi”, dice il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano. Dopo un sopralluogo nell’immobile, con l’ausilio dei vigili del fuoco e i cani molecolari, gli inquirenti tendono a escludere che la bimba possa essere ancora lì dentro nonostante dalle immagini di una telecamera posta sull’ingresso del palazzo, non ci sia traccia della sua uscita.

La procura apre un fascicolo per sequestro di persona
“La procura ha aperto un fascicolo sulla scomparsa della bambina”, ha detto il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, incontrando i giornalisti per fare il punto sulle indagini sulla scomparsa.
Sabato pomeriggio la bimba non è stata trovata nell’ex hotel Astor, nella zona di Novoli, dove vive con la famiglia.

Secondo quanto si apprende, inizialmente il fascicolo sarebbe stato aperto per l’ipotesi di reato di abbandono di minore e successivamente sarebbe stato cambiato in sequestro di persona. “Non abbiamo novità rispetto a domenica – ha spiegato ancora il generale.

La madre: «Non denuncio ma fate tornare a casa Kataleya»
Gli inquirenti ipotizzano anche l’abbandono di minore. Un’altra pista da una segnalazione anonima

La procura di Firenze indaga per abbandono di minore e sequestro di persona nel caso di Kataleya Mia Chicllo Alvarez, la bambina di 5 anni scomparsa sabato. In mattinata la polizia aveva fatto sapere che non c’erano riscontri alle accuse della madre Katherina.

Durante la notte i volontari della Protezione Civile si sono uniti ai carabinieri nella ricerca. È stato setacciato anche il fiume Mugnone, che scorre nelle vicinanze dell’hotel Astor occupato in via Maragliano 100 in zona Novoli.

La madre oggi ha detto che non ha intenzione di denunciare la scomparsa della figlia: «Non farò niente ma lasciatela tornare a casa». Secondo i carabinieri la telefonata ricevuta dall’amica della madre in cui l’interlocutore dice «Tua figlia è con me» potrebbe essere opera di un mitomane.

L’ipotesi sequestro di persona
«Non ha fornito elementi pratici, né detto perché avrebbe fatto un sequestro, abbiamo elementi per dire che si tratta di una telefonata fallace. Stiamo cercando di rintracciare la persona che ha fatto questa telefonata», ha detto il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano, comandante provinciale a Firenze, parlando con la stampa. Vitagliano ha detto che ritiene a questo punto più probabile un rapimento: «Ma per ora solo da un punto di vista statistico, delle probabilità. Quasi sicuramente la bambina non è dentro l’albergo e l’ipotesi che sembra più probabile è che sia stata portata via da un adulto». «La madre sulla base di una valutazione di buonsenso ha supposto che la sparizione della figlia potesse essere collegata a litigi dentro l’ex albergo. È una pista che stiamo seguendo ma non ci ha dato un nome o gli elementi su una persona su cui indagare come invece è sembrato», ha spiegato Vitagliano.

Una ritorsione?
«Stiamo lavorando sugli occupanti dell’ex albergo, sono molte persone», ha aggiunto. E poi: «Ci sono degli elementi di interesse che però finora non sembrano ricollegabili alla sparizione della bambina». Quanto al sequestro di persona, «se ne può parlare in modo statistico, dal momento che la bambina non è dentro, né è stata trovata nella zona». Sull’ipotesi ritorsione, Vitagliano ha spiegato che «tutto p possibile. Se è un rapimento può essere motivato da ritorsione, elemento che non necessariamente è riferibile al litigio di cui parlava la madre». Il carabiniere ha fatto sapere che i militari stanno setacciando tutte le telecamere del quartiere: «Qualcosa ci può essere sfuggito. Stiamo esaminando ogni fotogramma». Vitagliano ha confermato che il marito è in carcere a Sollicciano: «Il padre della bimba è detenuto, non lo ritengo coinvolto, la sua famiglia non abita a Firenze e sta collaborando in modo fattivo alle ricerche».

L’altra pista
C’è un’altra pista al vaglio degli inquirenti. È quella di una testimone oculare che avrebbe visto una bambina che assomiglia a Kataleya. «Anche in questo caso stiamo facendo accertamenti, ma abbiamo anche scartato decine di segnalazioni», ha spiegato Vitagliano. L’assessora alla protezione civile del Comune di Firenze Titta Meucci ha detto che ci sono 75 squadre di volontari al lavoro.

Confermata la ricostruzione
È confermata la ricostruzione: la bambina che giocava nel cortile e poi tra le 15 e le 15,15 è stata persa di vista. La madre e altri hanno iniziato a cercarla e poi. quando hanno perso la speranza di trovarla, alle 20 sono andati alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Novella e mentre presentavano la denuncia immediatamente la Prefettura ha avviato immediatamente il piano persone scomparse”.

L’appello della prefettura
Domenica pomeriggio la riunione della Cabina di regia convocata dalla Prefettura di Firenze. “La finalità dell’incontro – informa una nota – è stata quella di fare un punto aggiornato di situazione e verificare se vi fosse bisogno di altro rispetto a quanto già messo in campo. Le ricerche fino a ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone”.

Com’è vestita la piccola Kata
La piccola è conosciuta semplicemente con il soprannome di Kata. Ha i capelli e gli occhi scuri ed è alta 115 cm. Al momento della sparizione indossava una maglietta a maniche corte di colore bianco, pantalone di colore viola e scarpe nere

Sulle tracce della piccola si è messa anche la vasta comunità peruviana e sudamericana di Firenze. Tramite il tam tam su whatsapp e gli altri social network diverse persone sono scese in strada.

La mamma di Denise Pipitone: “Chi ha notizie parli”
Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004, rilancia sui suoi profili social le parole della madre della piccola sparita a Firenze, gli appelli e gli aggiornamenti sulle ricerche. Un modo per stare vicina ai familiari che stanno vivendo il suo medesimo dramma. “Chiunque avesse informazioni utili, serie e comprovate è pregato di mettersi in contatto con le autorià competenti del posto oppure chiamate il (112). Massima attenzione. Grazie”, scrive su Facebook.

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