IPM di Airola, il SAPPE denuncia ancora episodi di autolesionismo in struttura

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, con vice-coordinatore regionale Sabatino De Rosa, denuncia un altro episodio di violenza e autolesionismo in struttura. Dice De Rosa: “prima un detenuto nordafricano ha dato in escandescenza perché pretendeva dal sanitario un farmaco non consentito. Al rifiuto, ha iniziato a inveire ed a aggredire verbalmente il sanitario e solo il tempestivo intervento degli Agenti ha evitato il peggio. Poi il detenuto, rientrato in cella, ha proditoriamente aggredito il compagno di cella, un cinese, rompendogli prima il manico della scopa sulla schiena e poi tentando di strangolarlo. Sempre in mattinata un altro ristretto, albanese, si è autolesionato il corpo per avere anch’egli un farmaco non consentito, prima procurandosi dei tagli e poi sbattendo la testa contro il muro. Il SAPPE rivolge un plauso ed un ringraziamento alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria che svolgono quotidianamente il servizio ad Airola, che svolgono il servizio con grande professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato, con una situazione operativa che è semplicemente allarmante”.

E continua: “ma il minorile di Airola si caratterizza per altre serie criticità operative: mancato funzionamento della video sorveglianza, linee telefoniche interne ed esterne non funzionanti da diverse settimane. Cosa si aspetta ad intervenire? Cosa si aspetta ad assegnare, all’istituto penale per minorenni di Airola, un direttore ed un comandante titolari, in pianta stabile ”. Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE denuncia: “La consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione”.

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