L’Intesa Sanpaolo: la proposta di accorciare la settimana lavorativa per i propri dipendenti

La banca Intesa Sanpaolo ha proposto ai propri dipendenti un piano lavorativo che sembra ricalcare quello estero (soprattutto quello svizzero), cioè accorciare la settimana lavorativa lavorando però un’ora in più al giorno. Da domani inizieranno le trattative con i sindacati, anche se già da ieri sono iniziate da parte dal gruppo con Fabi, First CISL, Fisac Cgil, Uilca e Unisin per arrivare a nove ore di lavoro al giorno sempre con un massimo di 36 ore alla settimana.

Questa la documentazione trasmessa da Intesa Sanpaolo:

“Coerentemente con le previsioni del vigente contratto nazionale il Personale (con esclusione di quello operante in turni o assegnato a Filiali) può richiedere di adottare un’articolazione oraria giornaliera di 9 ore su 4 giorni, con possibilità di variare le giornate lavorate dal lunedì al venerdì, d’intesa con il proprio Responsabile. L’autorizzazione potrà essere concessa solo compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali e le richieste avanzate saranno riscontrate, anche negativamente, entro la fine del terzo mese successivo alla domanda”.

Il principio di base sarebbe quello però di estendere questo metodo non soltanto agli uffici ma a tutti i lavoratori, anche se le ricerche da parte degli esperti indicano che lo stile di vita di un lavoratore non migliora accorciando la settimana e aggiungendo il giorno di riposo in più, ma attraverso lo smart working.

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